Tor Agnola e Mompeo

[t. 3, pp. 229-230]

Tenimento dell’Agro Romano fuori di porta Maggiore, pertinente già ai Cesi ed oggi ai Massimo della linea di Rignano: esso è a destra della via gabina, o prenestina antica, circa 7 m. fuori della porta attuale, ed 8 fuori dell’antica porta Esquilina: confina colle tenute di Salona, Torrenuova, Pantano, e Tor Bella Monaca, si estende per rubbia 225 divise ne’ quarti denominati di Mezzo, della Cascina, di Ponte Nuovo, e del Casale. Il nome di MOMPEO potrebbe derivare da un qualche fondo ivi posseduto dai Pompei: certo è che anticamente vi fu una villa, poichè in questa tenuta sul declinare del secolo passato fu scoperto il famoso Sileno del Museo Vaticano dall’inglese Jenkins, statua alta 8 palmi circa. Ne’ dintorni di questa tenuta Camillo ruppe i Galli l’anno 367 di Roma dopo averli discacciati dalla città: Iustiore altero deinde proelio, dice Livio lib. V. c. XLIX. ad octavum lapidem gabina via, quo se ex fuga contulerant eiusdem ductu, auspicioque Camilli vincuntur. Ibi caedes omnia obtinuit, castra capiuntur et ne nuncius quidem cladis relictus. Il ripiano di questa tenuta, e di quelle confinanti colla medesima e colla via gabina, frai rivi, che vanno a confluire nell’Aniene nelle tenute di Rustica e di Salone, è molto adatto per una battaglia: i Galli debbono aver posto il campo a sinistra della strada fai due rivi sovraindicati sopra il colle che domina immediatamente la via, e là Camillo andò ad attaccarli.

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