S. PROCULA

[t. 2, pp. 663-665]

Gualdus Lapigio.

 

Due tenute dell’Agro Romano confinanti fra loro e porta fuori di porta s. Paolo sulla strada di Ardea circa 19 m. lontano da Roma portano questo nome. La prima, già de’ Giraud, confina con quelle di Castagnola, Riotorto, Muratella, Vittorie, Sughereto, Capannone, Solfarata, Maggione, Maggionetta e Pratica; essa comprende rubbia 436. L’altra de’Carplegna confina colla precedente, e con quelle di Sughereto, Cerqueto, Pescarella, Pian de’Frassi e Muratella: e comprende 175 rubbia.

Io non so, se in origine queste tenute una sola ne formassero; certo è però che ambedue trassero nome da una chiesa dedicata a s. Proculo, della quale rimane ancora la tribuna, opera del secolo VIII. a destra della strada nel primo di questi due fondi. E ivi dappresso chiare vestigia rimangono di un bosco che un tempo coprì queste terre, e che rimangono di un bosco che un tempo coprì queste terre, e che insieme colla chiesa sovraindicata appartenne almeno per quattro secoli al monastero di s. Paolo; imperciocchè nel privilegio emanato da Gregorio VII. l’anno 1074 e riportato dal Margarini nel Bollario Cassinense tomo II. p. 109. si nomina totum gualdum, qui vocatur Lapigio in integrum cum ecclesia s. Proculi; cos’ Innocenzo III. nella conferma di questo privilegio data l’anno 1203 ripete la ecclesiam s. Proculi cum gualdo Lapigio. Nel 1330 questa selva era stata distrutta, poichè  in una Carta esistente nell’archivio di s. Maria in via Lata non si nomina più il gualdus, ma il tenimentum Casalis s. Proculi, e vi si aggiunge quod est monasterii s. Pauli. Quindi fino a quell’epoca continuava ad appartenere a quel monastero. Nel secolo XV venne alienato.

L’altra tenuta di s. Procula ha pure il cognome di Vittorie, e ricorda la Massa Victoriolae menzionata da Gregorio II. circa l’anno 715 nella bolla che leggesi incisa in marmo nel portico di s. Pietro, massa che comprendeva i fondi Rumelliano ed Ottaviano, e che conteneva oliveti, i quali per intiero furono destinati all’uso de’lumi che ardevano sul sepolcro de’ss. apostoli Pietro e Paolo: essa faceva parte del patrimonio dell’Appia: idest in patrimonio appiae mass victoriolas olibetv in fvnd rvmelliano in integro olibetv in fvnd octabiano in integro. Tal denominazione di Victoriolae trasse probabilmente origine da qualche monumento rappresentante Vittorie.

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