PVPINIS-AGER PVPINIENSIS

[t. 2, pp. 665-666]

Pupinia fu il nome di una borgata, di una tribù rustica, e di un campo dell’antico Agro Romano, e che trovasi ancora detto Ager Pupiniensis. Festo nelle voci Papiria e Pupinia dice che questa tribù avea la sua stanza delle vicinanze di Tuscolo, e così a contatto era colla Papiria, che alle volte i coloni delle due tribù vennero alle mani fra loro per questioni di confini. Livio poi lib. XXVI. c. IX. narrando la spedizione di Annibale contro Roma, dice, che quel capitano accostatosi a Tuscolo, e non essendo stato introdotto nella città, scese a destra verso Gabii, e di là spinto l’esercito a Pupinia attendossi 8 miglia lontano da Roma: inde in Pupiniam exercitu demisso VIII. m passuum a Roma posuit castra. Se pertanto le terre di questa tribù stavano circa 8 m. distanti da Roma, di qua da Gabii, l’agro pupinio corrisponde ogni colle tenute di Torre Nuova, Tor Vergata, Carcariola ec. nelle quali coincide la posizione e la distanza sovraindicata. A questo si aggiunge la natura del suolo, che è un terreno sterile, ingrato, malsano, e coperto di musco, come Varrone De Re Rustica lib. I. c. VIII. Columella lib. I c. IV. Valerio Massimo lib. IV. c. IV. e c. VIII. descrivono il pupinio: quindi Cicerone nella orazione contra Rullo istituisce il paragone tra la sterilità de’campi vaticano e pupinio colla ubertà di quelli della Campania.

Quest’Agro non solo vide attendersi le schiere cartaginesi condotte da Annibale, ma ancora antecedentemente avea veduto Decio porre il campo contra gli Umbri, allorchè si mossero a danno di Roma l’anno 445 secondo Livio lib. IX. c. XLI. Ivi pure ebbe il suo modesto fondo di 7 jugeri, cioè 201,600 piedi quadrati, Attilio Regolo terrore di Cartagine, ivi pur l’ebbe Fabio Massimo, siccome fan fede Valerio Massimo e Columella de’passi citati.

 

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