CISTERNA

[t. 1, pp. 470-472]

Terra che ha titolo di marchesato posseduto dai Caetani, posta sulla strada consolare di Napoli 35. miglia lungi da Roma, nella Legazione dei Velletri, e che contiene 1700. abitanti. L’antica via appia raggiunge la strada moderna poco dopo questa Terra, passando a sinistra di essa. Molti hanno confuso Cisterna con Tres Tabernae, ma quell’antica stazione fu nel tenimento delle Castella, non lungi dalle Mole di Velletri, circa 6. miglia più indietro. Vedi l’articolo CIVITONA. Più probabile mi sembra che abbia succeduto ad Ulubrae; è certo però che non è un luogo antico, e che ne’ tempi bassi veniva designata col nome di Cisterna Neronis, dal quale trae origine il presente. Ciò che però può asserirsi con verità è che dopo lo sfacello di Tres Tabernae, e di Ulubrae, qui si rannodò la popolazione presso qualche antica conserva di acqua, e così si formò la Terra. Dalla Cronica di Fossa Nuova ricavasi che nell’anno 1165. fu incendiata dal cancelliere Cristiano, e dal conte Goteolino, come avversa all’imperadore. Imperciocchè ivi nel 1159. era stato eletto papa Alessandro III, come ricavasi dagli storici contemporanei presso i Rerum Italicarum Scriptores T. III. p. II. p. 522.24.26. Risorta da queste rovine, si ricorda in una carta dell’anno 1205. esistente nell’archivio di s. Maria in via lata e riportata nel cod. vat. 8049. Fu di nuovo saccheggiata ed arsa l’anno 1328. dalle genti di Lodovico il Bavaro, alle quali si arrese, siccome fa fede Giovanni Villani nel lib. X. delle Istorie. Non si ricorda altro fatto importante in questa Terra fino all’anno 1483, quando essendo stata occupata dalle genti del re di Napoli fu consegnata ai 3. di Febbraio alle truppe del papa per testimonianza del Nantiporto. Ed io credo, che finché fu in qualche modo praticabile la via appia, questa Terra abbia molto sofferto, trovandosi sulla gran strada, in luogo poco difendibile, esposta a tutte le scorrerie; ma dopo, fino al riattivamento di quella nel secolo passato, rimase troppo fuor di mano, e quasi dimenticata, come dall’altro canto dopo il disseccamento delle paludi pontine, ed il riaprimento dell’Appia, questa Terra ha molto migliorato nella aria, la popolazione si è accresciuta, ed i fabbricati sono stati anche essi ampliati ed abbelliti.

Questa Terra è sulle ultime pendici de’ monti veliterni sulla sponda destra del fiume denominato Antico, perché è un canale artificiale in gran parte, tendente a raccogliere le acque che scendono da Giuliano e da Torrecchia, condurle attraverso le paludi pontine al mare. Essa è l’ultima terra da questa parte che sia entrata nella mappa.

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