Tornarancia

[t. 3, pp. 236-238]

Tenimento dell’Agro Romano posto fuori di porta s. Sebastiano già pertinente all’ospedale de’ ss. Sanctorum poscia della duchessa del Chiablese, ed oggi del principe Cosimo Conti, che molta cura prende a migliorarne l’agricultura, esempio che dovrebbe imitarsi da gli altri proprietarii de’ fondi, dell’Agro Romano: è distante da Roma circa due miglia dalla porta attuale, e circa 3 dall’antica Capena a destra della via ardeatina antica, oggi strada della Madonna del Divino Amore. Confina colle vigne di Roma e colla tenuta di Grotta Perfetta. Comprende rubbia 137 circa divise ne’ quarti del Casale, del Fontanile, e della Nunziatella.

Questo tenimento racchiudeva una villa insigne, che sembra da una iscrizione trovata doversi attribuire a Numisia Procula, e che certamente fu edificata circa i tempi di Commodo, poiché la costruzione de’ muri scoperti negli scavi fatti per ordine della duchessa del Chiablese mostravano tale epoca, come pure lo aveano antecedentemente indicato una statua di lui, ed una di Faustina trovate in un altro scavo, e come lo confermarono le sculture scoperte pure negli scavi eseguiti per ordine della duchessa del Chiablese, le quali rappresentano principalmente soggetti bacchici, e si conservano in una sala del museo vaticano sotto il nome ricercato di Monumenti Amaranziani, derivando cioè il nome moderno di Marancio o Narancio da Amaranthus, cognome antico. In quella sala medesima si conservano altri monumenti di musaico e pitture scoperti nello stesso scavo; nelle sale Borgia poi furono collocate altre pitture rappresentanti donne famose della era mitologica, come Mirra, Pasifae, Canace, ec. e nel nuovo braccio del Museo Chiaramonti il musaico bianco e nero rappresentante Scilla, Tritoni, mostri marini, ec. trovati in altre parti di questa villa. In tutti questi monumenti però sempre ritrovasi lo stesso tipo. Numisia Procula, alla quale appartenne il fondo è un personaggio ignoto nella storia. Nella bolla data da s. Gregorio a favore della chiesa de’ ss. Giovanni e Paolo sul monte Celio e diretta a Deusdedit cardinale, e a Giovanni arciprete di quella chiesa, frai fondi pertinenti a quel titolo assegnasi pure un FVND. CAPITONIS VIA ARDEATINA MIL. III il quale per la distanza coincide con questo, e con quelli adiacenti di Tor Carbone, e Grotta Perfetta. Indizio è questo, che, sia Atteio, sia Fonteio Capitone ebbero terre in queste vicinanze.

I commenti sono chiusi.