Serpentara

[t. 3, pp. 86-88]

Cripta Serpentaria.

Due tenute di questo nome sono nell’Agro Romano, ambedue fuori di porta Salaria fra il quarto e quinto miglio da Roma, e fra loro contigue: la prima, ed è quella più verso Roma, va unita a quella di Boccone e Bocconcino, ed insieme costituiscono un’area di rubbia 303 circa pertinenti al monastero: e quella di Boccone confina colla pedica s. Andrea, Redicicoli, Cesarina, Boccone d’Aste, e Valle Melaina: quella di Bocconcino è limitrofa con Redicicoli, Bocconcino-Muti, e Capitiniano: e finalmente Serpentara confina col Tevere, coll’altra tenuta di Serpentara, con Redicicoli, pedica s. Andrea, e Torricella.

L’altra tenuta di Serpentara, dicesi ancora Villa Spada, ed appartiene ai Spada, confina coll’antecedente con Redicicoli, Sette Bagni, Castel Giubileo, e col Tevere: estendendosi per circa rubbia 101.

Nell’archivio di s. Silvestro in Capite si conserva una bolla scritta sopra pergamena, che fu riprodotta dal Marini nella sua opera de’ Papiri Diplomatici, la quale appartiene all’anno 955. In essa Agapito II. confermando i beni di quel monastero nomina fra le altre terre un casale per intiero qui vocatur Gallorum, seu Balneolum, et Paccianum posto di là dal ponte Salario circa un miglio, e confinante da un lato col casale di Ruggiero di Pietro Stante, dall’altro con un muro antico, e colla terra che fu un tempo di Mazzone figlio del Saccellario, e dal quarto lato colla Cripta quae vocatur Serpentaria e con un altra terra deserta del monastero di s. Vito. Quindi si conosce quanto antico sia il nome di Serpentara, e donde derivi, cioè da una grotta ancora esistente, che è un’antica latornia, e che trovasi entro i limiti della tenuta di Serpentara-Spada, latomia che ci ricorda le cave della pietra fidenate, che è un tufa litoide di color lionato, che vengono nominate da Vitruvio. Quindi dalla distanza indicata nel documento testè riferito, e dalla esistenza di questa grotta entro il tenimento di villa Spada, o della seconda Serpentara, parmi poter decidere, che la terra indicata col nome di Gallorum o Balneolum, e Paccianum sia la tenuta di Serpentara di Torre de’ Specchi, o la più vicina al ponte Salario, e l’altra di Cripta Serpentaria sia la seconda. E della denominazione di Balneolum, ossia Bagnetto, io credo che la origine derivasse dai ruderi di un picciolo bagno, sul quale è costrutto il casale lungo la via salaria, dove si riconosce ancora un picciolo crittoportico de’ tempi settimiani: come di Paccianum evidente è la origine da un fondo della gente Paccia. Forse questi due tenimenti un tempo furono riuniti, ed il nome della Cripta Serpentaria si communicò ancora a quello antecedentemente detto Balneolum; forse fu conseguenza tal communanza di nome della denominazione volgare della contrada. Comunque sia andata la cosa è certo che questo nome data fin dal secolo X. della era volgare, e che a quella epoca il tenimento, oggi appartenente a Torre de’ Specchi, era del monastero di s. Silvestro in Capite.

L’altro non è noto a chi allora spettasse; ma da un documento riportato dal Bicci nella Notizia della Famiglia Boccapaduii p. 604 apprendiamo, che l’anno 1449 apparteneva per metà almeno ai Rofini, e che ne’ capitoli matrimoniali conchiusi in quell’anno ai 12 di dicembre fra Tranquillo Boccapaduli e Domitilla Rofini, il tutore di questa, che era un tal Lorenzo Collario, ipotecò per la dote di fiorini 1200 la intiera metà del casale denominato la Serpentara, e di quello chiamato Grotta Rotonda, confinante col precedente, ed ambedue posti fuori di porta Salaria, e confinanti col territorio di Castel Giubilèo, colla terra di Lorenzo Muti, e col casale del quondam Nuccio di Rieti. Ne’ tempi susseguenti fu de’ Panfili, e quindi de’ Spada e perciò ebbe il nome ancora di Villa Spada. Villa Spada comprende in parte il sito dell’antica Fidene, della quale fu parlato a suo luogo: v. FIDENE. Da un altro canto vecchia opinione è che entro la tenuta della Serpentara fosse il suburbano di Faonte, nel quale Nerone si diè la morte, ma un esame ulteriore e più accurato de’ luoghi, mi determina a stabilire questa località storica alle Vigne Nuove, dove rimangono ancora i ruderi di quel suburbano. v. VIGNE NUOVE.

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