Chiesa diruta quattro miglia distante da Tivoli sulla via valeria a sinistra a piccola distanza della strada, presso cui veggonsi gli avanzi di un muro a poliedri, pertinente al recinto di uno degli oppidi dipendenti da Tibur, di cui s’ ignora il nome; ma che Livio ricorda nel lib. VII. c. XVIII. e XIX. Posteriormente sul finire della republica fu edificata una villa romana sulle sue rovine, come avvenne di altre città antiche per testimonianza di Strabone, e questi avanzi, sono di opera reticolata. Sir William Gell dà un saggio di questi ruderi, The Topography etc. T. I. p. 205. Sebbene siano vicini a quelli presso di Sacco Muro, questi avanzi sono però affatto isolati da quelli, i quali, siccome vedremo offrono la pianta di una città più ragguardevole.
Dalla donazione di s. Gregorio al monastero di s. Andrea in Clivo Scauri riportata negli Annali de’ Camaldolesi T. IV. Append. p. 600. apprendiamo, che questo tratto del territorio tiburtino nell’anno 588 comprendeva i fondi Laveriano, Speiano, ed Ancessano, nomi che possono nascondere anche quello dell’oppido primitivo, come il primo specialmente quello della gente Laberia, che vi edificò la villa. In quel documento si nomina come fondo affine di questo un fundus qui appellatur Momordianum iuris Commodi: si nomina pure un castello pertinente ad Ancessano. E di questi tre fondi uniti insieme furono in quell’anno donate al monastero predetto quattro oncie. In un’altra carta poi riportata negli stessi Annali p. 603 estratta dal codice vaticano 6883. p. 176 scritta l’anno 984 apparisce come Rosa nobilissima signora cedette e donò allo stesso monastero tutto il fondo chiamato Ancessano, colla chiesa di s. Gregorio, nel quale era stato edificato un nuovo castello, insieme col fondo Sacra, col fondo Casa Corvuli, col fondo Speiano e la chiesa di s. Lucia, col fondo Eliano, co’ fondi Cento vigere, Pavarano, Viriano, Paretulo, Laciano, e Balle, che tutti insieme formavano un corpo di terra unite. Nel primo documento si dicono i tre fondi donati in parte da s. Gregorio, come posti sulla via tiburtina, o valeria circa 25 miglia lontano da Roma: nel secondo si pongono tutti que’ fondi circa le 24 miglia e nel territorio tiburtino: cioè stavano fralle 24 e le 25 miglia, nel qual tratto appunto travasi compresa s. Balbina.