Marano

[t.2, pp.292-293]

Maranum, Maranus

Castello di circa 923 abitanti nel distretto di Subiaco posto sopra un colle che domina la riva sinistra dell’Aniene, quasi dirimpetto a Cervara ed Augusta, circa 40 m. distante da Roma, al quale si va per la odierna via sublacense, traversando l’Aniene sopra un ponte.

Il suo nome potrebbe derivarsi da qualche fondo appartenuto ad un Mario senza pretendere, che fosse il famoso rivale di Silla, in modo che da fundus marianus per corruzione di nome si fece Maranum. Egli è certo che fino dall’anno 864 si nomina, come castellum nella bolla di Niccolò I. Dall’altro canto nell’anno 958 gli si dà il nome di fondo nella bolla di conferma de’ beni del monastero sublacense, data da Giovanni XII, come pure in quella di Benedetto VII. del 978: la prima leggesi in Muratori Ant. Medii Aevi. T. V. p. 461. l’altra è riportata da Marini Papiri Diplomatici p.229. Nell’anno 1052 era un castrum che apparteneva al monastero sublacense, poichè vien ricordato nella lapide di s. Scolastica colle altre possidenze del monastero; circa l’anno 1065, questo castello era stato invaso da un Ranieri, come si trae dalla cronaca sublacense, il quale venne espulso dall’abbate Giovanni. Viene ricordato di nuovo nella bolla di Pasquale II. dell’anno 1115 inserita in quella cronaca, come parte delle possidenze del monastero. Circa l’anno 1150 fu dato da Eugenio III.  a Raimone abbate sublacense da lui dimesso. Nel 1360 l’abbate Corrado lo diè in feudo al suo fratello, e dopo quella epoca non si hanno memorie degne di rimembranza, appartenendo sempre al monastero.

I commenti sono chiusi.