CIVITELLA S. PAOLO

[t. 1, pp. 472-473]

Civitas de Colonis, Civitella Collinensis.

Terra così denominata, perché un tempo fu feudo del monastero di s. Paolo: essa è posta sopra un colle dominante il Tevere 26. m. distante da Roma a sinistra della via tiberina, che oggi chiamano strada di Nazzano, e contiene 600 abitanti. Fu fondata dai monaci onde raccorvi i coloni, e perciò fu detta Civitas de Colonis, e la prima memoria che se ne ha appartiene circa l’anno 1100, in che Cencio e Stefano figli di Teobaldo la resero ai monaci, come si ha dall’atto di rinuncia riportato dal Galletti nella sia Capena p. 59. Nel documento contemporaneo, ma posteriore allo stesso, pur riportato dal Galletti ha il nome di Civitella Collinensis e da questo apparisce che i monaci la diedero in enfiteusi ai medesimi figli di Teobaldo. Quel medesimo scrittore riferisce un atto sottoscritto in Civitella nel 1346. ai 27. di settembre. Nel 1434. fu dato da papa Eugenio IV. a Giorgio e Battista da Narni, insieme con Civitucola: ed in quella investitura vien detto castellum Civitellae: Galletti p. 101. Da quella epoca i fasti di Civitella vanno del pari con quelli di Civitucola, descritti di sopra nell’art. CAPENA. E solo è da notarsi che fino dal 1348. già si appellava Civitella s. Pauli.

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