Albana Vallis

[t. 1, p. 80]

È la valle che da Grotta Ferrata si dilunga per la Molara fino alla gola denominata la cava dell’Algido volgarmente travolta in cava dell’Allio. La sua direzione è da occidente ad oriente, e serve di separazione fra il gruppo del monte Albano ed i colli tusculani, essendo solcata dal rivo dell’ acqua Crabra. Di questa una memoria ci rimane in Tito Livio lib. III. c. VII. allorché narra, come l’anno 294 di Roma gli Equi ed i Volsci passarono dal territorio romano per strade traverse ne’ colli tusculani, e discendendo da questi nel­la valle albana furono incontrati dai Latini e dagli Er­nici venuti in soccorso di Roma: interim Hernici, Latini­que….. coniuncto exercitu Romam pergunt. Ubi quum hostes non invenissent, sequuti famam ac me­stigia obvii fiunt descendentibus ab Tusculano in Al­banam vallem. Ivi gli alleati de’Romani vennero di­sfatti in modo che la loro fedeltà secondo lo storico sovrallodato parum felix in praesentia fuit. E questa val­le per la sua posizione più volte servì di tramite ai ne­mici di Roma, come ne’ tempi primitivi agli Equi ed ai Volsci, e ne’ tempi della seconda guerra puni­ca ad Annibale, il quale venendo da Capra verso Ro­ma seguì la via latina che traversava questa valle e ten­tò d’impadronirsi di Tusculo.

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