XIII Seminario “Dalla mappa al GIS” – Call for papers

XIII Seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS

“Gestione delle acque e rischi idrogeologici”

Roma, 20-21 aprile 2020

Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci”, Università Roma Tre

 

Riprendendo temi di attualità e spunti di ricerca affrontati negli ultimi anni, il Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” dell’Università Roma Tre ha deciso di dedicare l’edizione 2020 del Seminario Dalla mappa al GIS alla gestione delle acque e dei rischi idrogeologici.

L’appuntamento è pensato come occasione di incontro della Rete dei laboratori geografici scientifici italiani (LabGeoNet), per presentare e discutere i risultati del sondaggio realizzato all’istituzionalizzazione della rete, per analizzare i punti di forza e le competenze emersi, per lavorare al miglioramento della reciproca conoscenza, oltre che per potenziare le future collaborazioni.

A tal proposito, in vista della definizione di un progetto riguardante analisi e studi utili a individuare le cause che favoriscono il rischio idrogeologico nel nostro paese, le strutture aderenti e gli studiosi interessati sono invitati a partecipare all’incontro presentando casi di studio relativi al controllo delle acque e del rischio idrogeologico, utili a identificare buone pratiche predittive e di gestione territoriale, oppure situazioni di criticità.

Sulla base degli spunti emersi si prevede poi di riflettere sulla fattibilità e messa a punto di una metodologia comune, a partire dall’utilizzo di un numero ristretto di fonti, che permetta la facile comparazione dei dati e l’individuazione di un piano operativo replicabile in contesti diversi. Il confronto fra la prima levata ottocentesca al 25.000 realizzata dall’IGM, il tema del reticolo idrografico e la carta del rischio idrogeologico, con le immagini satellitari, le ortofoto o i rilievi da drone, dovrebbe fare emergere gli elementi utili a identificare e analizzare aree o punti potenzialmente pericolosi, sia di carattere naturale (paleoalvei, argini naturali, piane alluvionali, meandri abbandonati, salti di meandro, terrazze fluviali, ecc.) che legati ad attività umane (diboscamento non razionale, urbanizzazione e cementificazione, strozzature dell’alveo, sbarramenti, artificializzazione degli argini, tombinature).

Si avverte la necessità di lavorare seguendo uno schema agile e comune, ma non si escludono a priori ulteriori approfondimenti proposti dalle singole unità, spunti utili a delineare un quadro metodologico più ricco e articolato sul lungo periodo (con utilizzo di cartografia storica e altre fonti documentali), con applicazione di ulteriori strumenti, che prevedano il coinvolgimento delle comunità locali, ecc.

Le proposte (2500 battute) dovranno essere inviate, entro il 29 marzo, a labgeocaraci@uniroma3.it.

Call for papers (PDF)

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